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Comunicati stampa - Anno 2022

Seminario RLS dell’ASL Toscana Centro all’Istituto Tullio Buzzi di Prato. Una giornata di confronto con gli RLS e le altre figure della prevenzione

Scritto da Vania Vannucchi 

Si è tenuto nei giorni scorsi il seminario annuale RLS dell’Asl Toscana centro, promosso dal Dipartimento della Prevenzione e dalla Regione Toscana,

nell’ambito delle iniziative della Rete Regionale  che sostiene i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Nella sede dell’istituto Tullio Buzzi di Prato, lo storico istituto tecnico pratese che ha formato generazioni di tecnici che operano nelle industrie tessili e nel sistema moda, hanno partecipato i rappresentati dei lavoratori di tutti i comparti, operatori della prevenzione e referenti delle parti sociali.

Sotto la lente d’ingrandimento sono state esaminate importanti tematiche sulle quali si è tenuto un ampio dibattito e confronto: la centralità della valutazione dei rischi come strumento di prevenzione con rafforzamento del ruolo del RLS e di tutte le figure della prevenzione; l’ importanza dell’ informazione e assistenza come mezzi per aumentare la consapevolezza degli imprenditori e di tutti gli attori in azienda; le buone pratiche e i protocolli condivisi per fornire un supporto e una guida ai datori di lavoro ed ai loro consulenti.

Il dottor Luigi Mauro, direttore dell’area funzionale prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro dell’ASL Tc ha esposto l’andamento degli infortuni sul lavoro a livello regionale dal 2010 al 2021. I dati mostrano un trend generale di diminuzione; gli infortuni mortali oscillano sempre ad alcune unità per anno. In particolare per il settore tessile il 2021, è stato un anno pesante che ha registrato tre decessi, uno a Montemurlo (infortunio dell’orditoio), uno a Montale (giovane schiacciato in una pressa) ed uno a Campi Bisenzio (operaio intrappolato in una macchina arrotolatrice).

Sul versante delle malattie professionali, sempre nel periodo 2010-2021, si è osservato che il numero totale dei decessi nell’ASL Tc per tutti i comparti lavorativi è maggiore del numero totale degli infortuni: la maggior parte dei decessi sono dovuti a mesoteliomi pleurici o peritoneali e tumori polmonari, da ricondurre in gran parte a remote esposizioni ad amianto. Altri tumori aggressivi si rivelano quelli naso-sinusali legati sopratutto al settore conciario. Mentre i tumori rappresentano una percentuale piccola ma gravata spesso da esito infausto, la maggioranza delle malattie professionali del tessile è rappresentata da patologie muscolo-scheletriche legate al sovraccarico biomeccanico, in prevalenza degli arti superiori: le conseguenze in termini di invalidità INAIL sono molto meno gravi, ma creano frequenti problemi di idoneità al lavoro.

Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Toscana Centro, Renzo Berti, ha ricordato il tragico incendio di Teresa Mode accaduto il 1 dicembre 2013 nel quale persero la vita sette lavoratori di origine cinese. Dal 2014 prese avvio il Piano Lavoro Sicuro, che prevedeva di ispezionare nel corso di un triennio la totalità delle imprese cinesi censite (7700 sulla base dei dati delle Camere di Commercio) concentrando, d’intesa con le Procure della Repubblica, l’attività ispettiva sui fattori di rischio che erano stati all’origine dell’evento fatale ovvero la presenza di dormitori e cucine abusive, bombole a gas in soprannumero e impianti elettrici fatiscenti. Oggi, il Piano è giunto alla quarta fase, nella quale lo spettro ispettivo si è uniformato ad un livello ordinario di controllo. Attualmente la percentuale di aziende non in regola è diminuita e le contestazioni delle condizioni relative alla presenza di dormitori nei luoghi di lavoro sono sempre più rare, anche se occorre essere consapevoli che un eventuale allentamento dei controlli potrebbe vanificare i risultati fin’ora raggiunti. Proprio per questo motivo è importante cercare di incidere anche con attività di prevenzione, assistenza e formazione, puntando a cambiare la mentalità e aumentare la consapevolezza nei datori di lavoro, anziché affidarsi alla sola repressione.

I referenti dei gruppi di lavoro per il tessile, Mario Amici e Martina Conte per l’igiene industriale hanno evidenziato che nelle aziende di preparazione tessile di riscontano spesso dispositivi di sicurezza non funzionanti o manomessi. Da giugno 2022 ad oggi sono state effettuate ben 5 sospensioni. Nelle aziende a rischio chimico è stato evidenziato come il rischio sia spesso ancora poco gestito a livello di immagazzinamento, etichettatura dei contenitori, aspirazioni nelle postazioni di miscelazione ecc.

Nell’ intervento di Juri Meneghetti, portavoce di un gruppo di RLS, il focus è stato incentrato sul Documento di Valutazione dei rischi, tuttora non sempre presente nelle Aziende, richiamando l’assunzione del ruolo da parte di tutti gli attori della prevenzione nell’azienda dalla cui collaborazione scaturisce una valutazione effettiva per un miglioramento delle condizioni di lavoro.

Mauro Abbarchi, della Rete RLS, ha illustrato le novità introdotte dalle recenti normative in tema di sospensione per “violazioni” tra le quali ha ricordato la mancanza del Piano di Emergenza ed evacuazione, la mancanza di formazione e addestramento dei lavoratori e la mancanza del DVR (Documento Valutazione Rischi). Una novità importante riguarda l’obbligo da parte delle Aziende di indicare un preposto con compiti in materia di sicurezza ulteriormente dettagliati, con l’ introduzione dell’obbligo di sospendere le lavorazioni in caso di rischi per la sicurezza.

Sono intervenuti anche:per le associazioni datoriali Moreno Vignolini, di Confartigianato, che ha sottolineato il valore centrale dell’educazione delle persone alla sicurezza; per l’Ispettorato del Lavoro di Prato, Vitantonio Lagonigro che ha evidenziato la forte collaborazione e sinergia fra Asl e Ispettorato realizzata nel territorio pratese. Hanno chiuso la giornata gli interventi degli RLS Mattii Paolo di Pistoia e di un RLS di una grande azienda di Prato. E’ stato affrontato il tema “sistema moda” evidenziando i punti di forza e le criticità. Talvolta, in particolare a livello più periferico, si osserva la tendenza ad un indebolimento dell’attenzione verso la sicurezza; mentre altre aziende, specie le realtà industriali più strutturate, mostrano comportamenti virtuosi.