In foto le dottoresse Giannoni e Bertini dell'ambulatorio
La dr.ssa Bertini: “Un percorso di diagnosi e cura potentissimo”
Scritto da Paola Baroni, martedì 28 ottobre 2025
Empoli – Nasce all’ospedale San Giuseppe di Empoli un ambulatorio dedicato ai disturbi neurologici funzionali, tutti quei disturbi, cioè, che provocano problemi nella funzione del sistema nervoso, pur escludendo il medico la presenza di una potenziale patologia fisica. Il nuovo servizio è partito presso la struttura operativa complessa di Neurologia diretta da Leonello Guidi, con l’obiettivo di offrire una presa in carico multidisciplinare e specializzata a pazienti affetti da queste complesse patologie.
I disturbi neurologici funzionali rappresentano una condizione clinica in cui i pazienti manifestano sintomi neurologici (come debolezza, tremori, crisi non epilettiche, disturbi della sensibilità o della deambulazione) non spiegabili da una malattia neurologica strutturale. Si tratta di disturbi reali e debilitanti, che derivano da un’alterazione del funzionamento del sistema nervoso, spesso legata a fattori psicologici, biologici e sociali interconnessi.
Mancava un ambulatorio dedicato capace di rispondere a un disturbo così specifico e allo stesso tempo non facile da individuare che può comparire a qualsiasi età e i cui sintomi sono sufficientemente gravi da causare un malessere tale da interferire con il funzionamento delle attività quotidiane.
L’ambulatorio è gestito dalle neurologhe Elisabetta Bertini e Sara Giannoni con la collaborazione della Struttura Operativa Semplice Dipartimentale Psicologia Clinica (dott.ssa Giuditta Martelli) e della Struttura Operativa Semplice Medicina Fisica e Riabilitativa (dott. Raffaele Petralli). Il percorso terapeutico è strutturato in modo multidisciplinare, integrando competenze neurologiche, psicologiche e riabilitative, al fine di fornire un trattamento personalizzato e globale.
“Con la collega Giannoni – spiega Bertini - abbiamo seguito un corso di perfezionamento universitario con il professor Michele Tinazzi presso l’Università degli Studi di Verona. Ci siamo appassionate entrambe. Nella pratica clinica ci capitava di incontrare pazienti negli ambulatori o in Pronto Soccorso che non corrispondevano a patologie note e, tuttavia, capivamo che c’era un disturbo. Poter fare una diagnosi in un paziente che non ha danni – sottolinea - è liberatorio sia per il medico che per il paziente stesso. Anche il processo di guarigione diventa possibile nel momento in cui il disturbo non si è cronicizzato. Il percorso di cura fisiatrica o di psicoterapia può a quel punto diventare potentissimo. Se siamo potute entrare in un percorso di diagnosi e cura che non esisteva – conclude Bertini - è grazie anche al dottor Guidi, il Direttore della struttura di Neurologia, che ha sostenuto la nostra formazione”.
L’accesso all’ambulatorio specialistico di secondo livello avviene dopo una prima visita neurologica che ha lo scopo di effettuare un corretto inquadramento diagnostico differenziale, fondamentale per escludere altre patologie e orientare il paziente verso il percorso di cura più appropriato. Con questa nuova attivazione, l’ospedale San Giuseppe conferma il proprio impegno nel rispondere in modo sempre più efficace e mirato ai bisogni complessi dei pazienti, attraverso un approccio moderno, integrato e centrato sulla persona.

