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Sanità e innovazione: il Direttore dell’Asl Toscana centro incontra i professionisti del Santo Stefano

Scritto da Valentina Scarponi, giovedì 23 ottobre 2025

Prato - Giornata di confronto su tecnologie, innovazione e progetti all’ospedale Santo Stefano di Prato, dove il Direttore generale dell’Asl Toscana centro, Valerio Mari, ha incontrato oggi i professionisti della struttura, accompagnato dalla Direttrice di presidio e della Rete Ospedaliera, Maria Teresa Mechi e dalla Direttrice SOC Assistenza infermieristica Area Territoriale di Prato, Monica Chiti. L’appuntamento rientra nel ciclo di visite che la direzione aziendale dedica ai territori per rafforzare dialogo, ascolto e vicinanza agli operatori sanitari.

Durante la visita, sono state illustrate le attività della SOS di Patologia Molecolare Oncologica, realtà d’avanguardia che utilizza tecnologie di sequenziamento genico di ultima generazione (NGS) per migliorare diagnosi e personalizzazione dei trattamenti. La struttura è inoltre centro di riferimento aziendale per le indagini di profilazione genica.

Tra i progetti presentati, “Next-Gen-Prato”, dedicato all’applicazione delle tecniche di sequenziamento nello studio della malattia di Parkinson, con la creazione di un percorso specifico per i pazienti. L’obiettivo è estendere progressivamente la profilazione genica ad altre patologie per sviluppare una medicina sempre più personalizzata.

Spazio anche alla SOC Microbiologia, che nei primi sei mesi del 2025 ha già erogato quasi 59 mila prestazioni. L’introduzione di tecnologie rapide di biologia molecolare, come la Pcr, ha ridotto drasticamente i tempi di risposta, migliorando l’efficacia dei trattamenti. L’automazione dei processi e il nuovo sistema informatico LIS Unico hanno reso i flussi di lavoro più efficienti e sicuri.

Il Direttore ha inoltre visitato il “Virtual WaspLab Net”, un modello innovativo che collega i laboratori di Prato, Pistoia ed Empoli, consentendo una gestione integrata e in tempo reale delle analisi microbiologiche. Questo approccio ha ottimizzato le risorse e garantito la copertura quasi totale delle prestazioni aziendali.

Tra i progetti in corso, la creazione di una Rete Microbiologica Aziendale con apertura H12, sette giorni su sette, per la gestione delle patologie infettive tempo-dipendenti come sepsi e polmoniti.

Sono oltre 2,5 milioni le prestazioni erogate nei primi sei mesi del 2025 dalla SOC Patologia Clinica del Santo Stefano, i cui risultati sono stati illustrati durante l’incontro. Della struttura fa parte anche la SOS Genetica e Diagnostica di Laboratorio, attiva nella diagnostica prenatale, postnatale e oncoematologica. Tra i risultati più rilevanti, l’ampliamento della diagnostica genetica e liquorale per la malattia di Alzheimer.

Illustrati anche i punti di forza della SOS Ricerca Traslazionale, che grazie alla stretta collaborazione con la SOC Oncologia sviluppa progetti di forte valore clinico integrando ricerca e assistenza. Tra le iniziative in corso spicca lo studio “Init”, volto a rafforzare la collaborazione tra tutte le Oncologie mediche del Dipartimento Oncologico. In prospettiva, lo studio “Action” mira a creare un percorso condiviso per la partecipazione coordinata agli studi clinici spontanei promossi dall’Azienda sanitaria, con l’obiettivo di semplificare le sperimentazioni, ridurre i tempi di arruolamento e ampliare il numero di pazienti coinvolti.

Visita anche alla Farmacia Ospedaliera del Santo Stefano, che conferma il proprio ruolo strategico a supporto delle attività cliniche grazie a un’attività articolata su tre fronti principali: la distribuzione diretta dei farmaci, l’allestimento dei medicinali destinati ai pazienti delle RSA e il supporto all’attività ospedaliera. Sul fronte dei progetti, è in corso l’attivazione dell’HUB RSA per le aree di Prato, Pistoia e Pescia, mentre tra gli obiettivi spicca la realizzazione della UFA Centralizzata (Unità Farmaci Antiblastici) per il 2026, a servizio dei tre territori. Tra le novità del 2024 si segnala l’avvio della dispensazione dei farmaci alle RSA accreditate e il progetto, in corso, “Sblocca il blocco” che prevede lo spostamento del magazzino dei dispositivi medici di sala operatoria in farmacia.

Numeri importanti anche alla SOC Radiologia del Santo Stefano, che testimoniano una diagnostica avanzata a elevata complessità. Nel 2024 ha erogato oltre 78mila prestazioni di RX, 9.600 ecografie, circa 50mila TC e 6mila risonanze magnetiche. Tra i progetti futuri, la nuova RM di ultima generazione, lo sviluppo di interventistica vascolare ed extravascolare di presidio per la gestione delle procedure interventistiche.

La Medicina Nucleare registra ogni anno circa 15-16 mila prestazioni tra diagnostica PET, scintigrafie, attività ambulatoriali e terapie radiometaboliche. Le PET mostrano un netto incremento: dalle 3.768 eseguite nel 2023 alle 5.205 del 2024, grazie all’acquisto di un nuovo macchinario finanziato con fondi PNRR. Tra i progetti in corso, la realizzazione del Centro di Terapia Radiometabolica dedicato al trattamento con radioiodio (per carcinomi tiroidei differenziati) e radioligandi (RLT) per tumori della prostata e neuroendocrini. Il percorso terapeutico sarà integrato da musicoterapia per il benessere psicologico dei pazienti oncologici.

Visita anche alla SOC di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale che nei primi sei mesi del 2025, ha già erogato 7784 prestazioni. Questo dato testimonia l'elevato volume di attività e l'importante ruolo svolto a supporto di pazienti con diverse patologie in particolare i pazienti oncoematologici che necessitano di supporto trasfusionale. La plasmaferesi terapeutica ad alta tecnologia, è un esempio concreto dell'avanzamento tecnologico del servizio, l'introduzione di nuove procedure ha, infatti, migliorato in modo significativo l'outcome dei pazienti ricoverati per patologie neurologiche e metaboliche complesse. Inoltre, l’implementazione di un sistema informatico unificato per tutti i servizi di Medicina Trasfusionale consente una gestione integrata e centralizzata dei dati.

“Queste visite ci permettono di toccare con mano l’impegno, la competenza e la capacità di innovazione dei nostri professionisti” - ha dichiarato il Direttore generale Valerio Mari - “La tecnologia e la ricerca sono strumenti fondamentali, ma è il lavoro quotidiano delle nostre équipe a rendere possibile una sanità sempre più vicina alle persone.”

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