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REACTion: l’attività fisica nella terapia dei pazienti in dialisi e in attesa di trapianto. Avviata la fase 2 del progetto con la presenza di un fisioterapista dedicato, coinvolta la rete nefrologica dell’Asl Toscana centro

Scritto da Valentina Scarponi, 10 ottobre 2025

 

È partita la fase 2 del progetto multidisciplinare REACT (Riabilitazione in Emodialisi Area Toscana centro), denominata REACTion, dedicata alla promozione dell’attività fisica adattata per i pazienti sottoposti a dialisi o in attesa di trapianto. Il progetto, coordinato dal gruppo del dottor Alessandro Capitanini, direttore della struttura Nefrologia e Dialisi di Pistoia, coinvolge l’intera rete nefrologica dell’Asl Toscana centro, in stretta collaborazione con fisioterapisti e fisiatri. Grazie a una borsa di studio della Regione Toscana ottenuta con la proposta OTT (Organizzazione Toscana Trapianti) del dottor Capitanini e del dottor Alberto Rosati, REACTion si arricchisce della presenza di un fisioterapista dedicato, figura chiave per la valutazione e la gestione personalizzata dei programmi riabilitativi.

Nato nei centri di Pistoia e Pescia, REACT si è progressivamente esteso a tutta la rete nefrologica della Toscana centro. Con questo progetto, l’attività fisica entra, dunque, a pieno titolo nel percorso terapeutico, configurandosi come una vera e propria “terapia non farmacologica”, complementare alle cure dialitiche e alle terapie antirigetto nel post-trapianto. L’obiettivo principale è quello di favorire il miglioramento e il mantenimento delle condizioni fisiche dei pazienti dializzati e di quelli in lista d’attesa per trapianto, oltre a promuovere la riabilitazione funzionale e la riattivazione motoria dopo il trapianto, in particolare il trapianto di rene.

COME FUNZIONA All’avvio del programma, il fisioterapista borsista effettua una prima valutazione funzionale dei pazienti attraverso alcuni specifici test. In base ai risultati, vengono individuati tre livelli funzionali che consentono di personalizzare l’approccio riabilitativo. I pazienti che presentano una buona autonomia funzionale seguono un piano generale di mantenimento, mentre coloro che mostrano potenziali margini di miglioramento vengono presi in carico dal fisioterapista per un piano individualizzato di riattivazione. I pazienti con limitazioni funzionali non modificabili, invece, seguono un programma di mantenimento generale volto a preservare le proprie capacità. Le valutazioni funzionali vengono eseguite presso la stessa struttura nefrologica o dialitica che ha in carico il paziente.

 “REACTion rappresenta un esempio virtuoso di integrazione tra competenze mediche, fisioterapiche e riabilitative, sostenuto dal sistema sanitario regionale per migliorare la qualità della vita delle persone con insufficienza renale cronica nella fase più avanzata della patologia” – sottolinea il dottor Capitanini.

“Si tratta di un progetto importante poiché favorisce la collaborazione e lo scambio tra diverse professioni e dipartimenti – evidenzia il direttore del Dipartimento delle Specialistiche mediche dell’Asl Toscana centro, Pasquale Palumbo - mettendo in risalto una categoria di pazienti fragili e complessi che richiedono il nostro massimo impegno per ridurre il loro grado di disabilità.”

Il progetto si avvale dell’attiva partecipazione multidisciplinare del Dipartimento delle professioni tecnico sanitarie e del Dipartimento di assistenza infermieristica e ostetrica.