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A Empoli è attiva la chirurgia ambulatoriale complessa: più veloce la ripresa post intervento e minor impiego di risorse

personale sanitario e specializzandi chirurgia amulatoriale empoli

Scritto da Elena Cinelli

Nei giorni scorsi sono stati effettuati i primi interventi di chirurgia ambulatoriale complessa presso il reparto di chirurgia generale dell’Ospedale San Giuseppe di Empoli, diretto dal dottor Emilio Parma. Si tratta di una forma di attività che prevede lo svolgimento di procedure chirurgiche, senza necessità di ricovero, in anestesia locale ed analgesia che facilita una rapida ripresa post intervento.

I pazienti vengono selezionati in base a criteri ben precisi (età, malattie concomitanti, terapie in corso ecc.) e vengono avviati al percorso, che prevede un accesso semplificato alla struttura sanitaria. Al momento della prima visita viene consegnata al paziente una brochure contenente tutte le informazioni necessarie alla preparazione e un questionario di gradimento da riconsegnare al momento della prima visita di controllo, che viene programmata al momento della dimissione.

Il paziente viene accolto in appositi locali dotati di poltrone sanitarie, sotto il controllo dell’infermiere dedicato dove rimane per il tempo necessario prima della dimissione che abitualmente avviene poche ore dopo l’intervento permettendo così una mobilizzazione precoce per una rapida ripresa.

Questa organizzazione “light” che permette di poter effettuare alcuni tipi di interventi per ernia inguinale, crurale, ombelicale, cisti pilonidali e patologia anale e perianale (chirurgia di minor complessità), prevista da tempo, è stata implementata anche sotto la spinta del particolar periodo che stiamo vivendo e richiede una diminuzione sensibile dei tempi di permanenza in ospedale.

“L’emergenza pandemica spinge verso l’innovazione e la sperimentazione di nuove metodiche mininvasive – sottolinea Stefano Michelagnoli, Direttore del Dipartimento Specialistiche chirurgiche- che permettono di effettuare in regime ambulatoriale anche interventi che prima avrebbero richiesto un impiego di risorse (posti letto, personale medico anestesista e infermieristico) molto maggiore. In questo modo di riduce il tempo di permanenza in ospedale per il paziente e la sua rapida ripresa delle normali attività. ”

Le prime risposte dei pazienti sono state positive e nei prossimi giorni è previsto l’incremento dei casi trattati con questa metodica