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E -STATE IN ACQUA SICURI – LA PISCINA

La piscina, i parchi di gioco acquatico, fiumi, laghi e mare sono luoghi dove rinfrescarsi e trascorrere momenti spensierati, e perché sia davvero così, ricordiamoci che sono anche luoghi potenzialmente pericolosi, dove possono verificarsi incidenti da traumi e ferite, da lievi a gravissimi come il semi-annegamento  e mortali per annegamento; sono  dovuti a cadute accidentali, a malore, a tuffi in acqua con profondità non adeguata, a urti con perdita di conoscenza, ad intrappolamento sott’acqua. Dai dati dell’Osservatorio Annegamenti(*)  negli anni 2015-2019 ci sono stati 1.209 morti per annegamento in acqua,  n.100 accaduti in piscina di cui n.24 bambini tra i 0-10 anni e  n.23 tra gli 11-24 anni.

Dobbiamo quindi fare attenzione alla nostra sicurezza, soprattutto alla tutela dei minori: un bambino che annega non fa rumore e può accadere tutto in pochi minuti e in pochi centimetri d’acqua.  

E’ possibile prevenire gli incidenti in acqua, per questo le linee guida INAIL (**) indicano:

-di recintare le piscine di tipo familiare e similari, con un cancello autobloccante e protezione alta almeno 1,2 metri, tale da non avere appigli per piedi e mani per arrampicarsi.

-quando le piscine, non sono in uso, vanno coperte con appositi teli che sorreggano il peso del corpo in caso di caduta accidentale.

-di mantenere sempre un contatto visivo con bambini e minori in presenza di specchi di acqua accessibili, anche se costituiti da pozzi, fossati, stagni, canali di irrigazione, vasche da bagno, secchi, bacinelle, piscine gonfiabili.

La vasca della piscina non è un semplice contenitore, è la parte visibile di un impianto tecnico che deve essere realizzato alla regola d’arte da ditte abilitate e che richiede un’attenta e competente manutenzione. L’acqua a contatto con il bagnante è trattata da sistemi di filtraggio e disinfezione, in modo che gli agenti microbiologici (virus, batteri), provenienti dal nostro corpo, da agenti esterni, dall’acqua impiegata (pozzo, sorgente), non siano nocivi alla salute. Per trasportare l’acqua al sistema di trattamento sono presenti nella vasca delle “bocchette” e prese di fondo, ed altri sistemi che la immettono dopo il suo trattamento. Le bocchette e le prese di fondo che aspirano l’acqua devono essere realizzate e protette come indicato dalle norme tecniche.  Altrimenti se non sono protette e a norma, è possibile che in caso di occlusione con una parte del corpo o capelli, in modo accidentale o per gioco, l’aspirazione delle bocchette/presa di fondo è tale da intrappolare la persona sott’acqua senza darle la possibilità di risalire in superficie e respirare; anche se l’impianto viene spento subito, non permette di liberare in tempi utili la persona, con esito mortale. La normativa della Regione Toscana, LR 9.03.2006 n.8 e DPGRT 05.03.2010 n.23R, detta i requisiti di tutela della salute e sicurezza dei bagnanti e operatori, ai quali tutte le piscine dovevano adeguarsi entro il 31.12.2016, pubbliche, impianti gioco acquatici, a uso collettivo (inserite in strutture di attività ricettive e simili, alberghi, campeggi, agriturismi, aperti a ospiti, soci come palestre).

Come bagnanti possiamo fare la nostra parte, leggere e osservare le norme di comportamento indicate nel regolamento interno della piscina, che deve essere  esposto e ben visibile, in particolare:

-fare la doccia e il pediluvio prima di entrare in vasca (per immettere in acqua meno sostanze organiche)

-uso della cuffia (evita l’intrappolamento dei capelli o della testa nelle bocchette di aspirazione dell’acqua)

-divieto di fare i tuffi, se non espressamente indicato (pericolo traumi importanti alla testa e colonna vertebrale)

-fare il bagno dopo 3 ore dal consumo del pasto (pericolo congestione)

-in condizioni meteo avverse non fare il bagno all’aperto e allontanarsi dall’acqua (pericolo scariche elettriche da fulmini)

-utilizzare gli scivoli in acqua nel modo indicato e rispettare i tempi di discesa di chi ci precede, lo stesso per l’uso di scalette, gradini  di uscita/entrata e i giochi in genere (pericolo traumi e ferite)

-la posizione del salvagente regolamentare con fune di recupero (punto di approdo immediato per restare a galla)

-ubicazione del locale/spazio e cassetta di primo soccorso (per ogni emergenza, anche lieve come disinfettare ferite)

-prendere nota dei numeri utili e di emergenza da attivare in caso di necessità

-assicurarsi della presenza degli Assistenti ai Bagnanti e fascia oraria, in Toscana è obbligatoria per le piscine  pubbliche e per gli impianti di gioco acquatico, non per quelle ad uso collettivo e condominiali.

Per approfondimenti:   

 (*)   https://www.iss.it/documents/20126/0/Dati_e_prevenzione.pdf/f1d07ac4-f6a6-0ec3-6263-2717bc059266?t=1657191635410

(**) https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-pubbl-le-piscine-quaderno.pdf

        https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_4_1_1.jsp?id=3360&lingua=italiano&menu=salastampa&p=null