Le patologie del pancreas

Neoplasie Neuroendocrine - Prognosi e terapia

Rappresentano per incidenza l’1% dei tumori pancreatici ed hanno un picco di incidenza fra 40 e 69 anni con un significativo numero di diagnosi in pazienti con meno di 35 anni. Hanno caratteristiche cliniche, biologiche e prognostiche molto diverse tra loro.

Sviluppandosi a partire da cellule con funzione endocrina (secernenti insulina, glucagone, gastrina, somatostatina, VIP, colecistochinina) questi tumori possono essere a loro volta secernenti i suddetti ormoni. In realtà solo il 9% di essi lo sono, il restante 91% è non secernente o non funzionante.

I tumori neuroendocrini inoltre possono presentarsi come sporadici o nel correndo di Sindromi endocrine multiple (MEN, in particolare MEN1), malattie in cui, a causa di difetti genetici, più ghiandole endocrine possono andare incontro allo sviluppo di patologie neoplastiche (paratiroidi, tiroide, ipofisi, surreni..)

La sopravvivenza a 5 anni, considerando tutte le tipologie e gli stadi clinici al momento della diagnosi, è del 53%.

 

Rappresentano per incidenza l’1% dei tumori pancreatici ed hanno un picco di incidenza fra 40 e 69 anni con un significativo numero di diagnosi in pazienti con meno di 35 anni. Hanno caratteristiche cliniche, biologiche e prognostiche molto diverse tra loro.

Sviluppandosi a partire da cellule con funzione endocrina (secernenti insulina, glucagone, gastrina, somatostatina, VIP, colecistochinina) questi tumori possono essere a loro volta secernenti i suddetti ormoni. In realtà solo il 9% di essi lo sono, il restante 91% è non secernente o non funzionante.

I tumori neuroendocrini inoltre possono presentarsi come sporadici o nel correndo di Sindromi endocrine multiple (MEN, in particolare MEN1), malattie in cui, a causa di difetti genetici, più ghiandole endocrine possono andare incontro allo sviluppo di patologie neoplastiche (paratiroidi, tiroide, ipofisi, surreni..)

La sopravvivenza a 5 anni, considerando tutte le tipologie e gli stadi clinici al momento della diagnosi, è del 53%.

 

Neoplasie secernenti 

Tra i tumori secernenti i più frequenti sono gli Insulinomi (con il 10% di diagnosi in fase metastatica), seguono i Glucagonomi, Gastrinomi e Somatostatinomi ed infine VIPomi e tumori secernenti Colecistochinina.

La presentazione clinica di queste patologie è molto variabile e dipendente dall’ormone secreto dal tumore. Il paziente può presentare un quadro di importante ipoglicemia completamente dissociata dall’introito glucidico alimentare, oppure potrà presentarsi con episodi di importante iperglicemia, diabete, ulcera gastrica, diarrea acquosa, squilibri elettrolitici, rash cutanei, deficit vitaminici o peptidici.

La valutazione clinica ed Endocrinologica è perciò fondamentale in questi pazienti, sia per la diagnosi che per la terapia.

Neoplasie non secernenti

Il 91% dei tumori neuroendocrini del pancreas sono non secernenti. Per questo motivo la loro presentazione clinica è più sfumata o può essere addirittura assente. La diagnosi infatti può essere incidentale durante esami strumentali eseguiti per altri motivi.

I sintomi sono presenti solitamente negli stadi più avanzati, tipicamente quando la neoplasia ha dimensioni > 3-4cm. I più tipici: dolore addominale (35–55%), ittero (25–40%), perdita di peso (30–45%) o massa addominale palpabile (10–40%). Proprio a causa della scarsa specificità di alcuni di questi sintomi spesso queste neoplasie vengono diagnosticate in fase avanzata (dimensioni medie 4-6cm) e con presenza di metastasi epatiche (40-90%).

La definizione di “non secernenti” in realtà non è esatta. Questi tumori infatti secernono peptidi che non causano sintomi clinici ma il cui dosaggio può essere dirimente per la diagnosi (polipeptide pancreatico PP, cromogranina A, enolasi neurone-specifica, grelina, neurotensina e le sub-unità alfa e beta della gonadotropina corionica umana.

Stadiazione delle Neoplasie Neuroendocrine

La prima distinzione da fare è tra Tumori neuroendocrini (NETs) e Carcinomi neuroendocrini (NECs).

I Tumori neuroendocrini sono neoplasie differenziate dal punto di vista cito-istologico. Il loro grado di differenziazione (analizzato sul prelievo bioptico e sul pezzo istologico definitivo) si correla con la prognosi. L’anatomopatologo analizzerà inoltre altri parametri che definiscono la velocità di crescita della neoplasia per definirne il grading (G1-3, basso, intermedio ed alto grado), anch’esso correlato con la prognosi.

I Carcinomi neuroendocrini (NECs) sono neoplasie scarsamente differenziate. Si presentano sempre con grading elevato (G3). Da sottolineare però che non tutte le neoplasie G3 sono scarsamente differenziate.

Alcuni tumori neuroendocrini hanno sia una parte differenziata che scarsamente differenziata e vengono definiti mixed neuroendocrine-nonneuroendocrine neoplasms (MiNENs)

Diagnosi di Neoplasia Neuroendocrina

Sia nel caso di neoplasia secernente che non secernente la diagnosi radiologica è indispensabile per definirne la localizzazione, le dimensioni, la morfologia ed i rapporti con le strutture circostanti. Gli esami di diagnostica morfologica (TC addome con mezzo di contrasto, RM addome con mezzo di contrasto ed ecoendoscopia) possono essere affiancati da esami di diagnostica funzionale somministrando al paziente alcune molecole “marcate” captate tipicamente dai tumori neuroendocrini che possono quindi essere visualizzati con indagini di medicina nucleare (SSTR-, 68Ga-DOTATATE-, 68Ga-DOTATOC-, 64Cu-DOTATATE-, FDG-PET/TC, Octreotide SPECT/CT).

Nel caso di dubbio diagnostico è possibile eseguire la biopsia tramite ecoendoscopia per confermare o meno la diagnosi.

A supporto della diagnosi è possibile eseguire, oltra alla valutazione clinica nel caso di NENs secernenti, il dosaggio di alcuni ormoni specifici (nel caso dei NENs secernenti: insulina, peptide C, glucagone, somatostatina, gastrina, colecistochinina) associati ad alcuni test clinici.

Altri ormoni di interesse diagnostico rilevabili agli esami ematici nei pazienti con NENs definiti “non secernenti” sono la Cromogranina A (secreta dal 60% dei NENs pancreatici), la Enolasi Neurone Specifica, il Polipeptide Pancreatico (PP). Alcuni di questi ormoni possono essere dosati anche per valutare la risposta alla chemioterapia necessaria nel caso di tumori in stadio avanzato.

 

Prognosi e terapia

La prognosi di queste neoplasie è molto variabile a causa dell’ampio ventaglio di forme cliniche (secernenti e non secernenti) e per le possibili differenze nella stadiazione tumorale al momento della diagnosi. Per questo motivo anche l’approccio terapeutico dovrà essere calibrato paziente per paziente: piccoli tumori secernenti possono richiedere un trattamento medico farmacologico per la gestione delle sindromi correlate (ipoglicemia, diabete ecc) ed eventuale intervento chirurgico mininvasivo con asportazione del solo nodulo tumorale (es in tumori < 2cm localizzati a distanza da strutture anatomiche a rischio); tumori non secernenti possono invece essere diagnosticati già in fase metastatica o quando raggiungono dimensioni considerevoli, di conseguenza l’approccio terapeutico sarà considerevolmente diverso potendo richiedere trattamenti chemioterapici ed eventuali interventi chirurgici più invasivi.