L'accesso alla partoanalgesia è una libera scelta ed è legato alla richiesta della partoriente. Il consenso, anche se firmato, è sempre revocabile in qualsiasi momento e non obbliga al posizionamento del catetere peridurale.


NO. La somministrazione dei farmaci attraverso il catetere peridurale non è dannosa per il feto.


Si, nel percorso nascita questi termini vengono utilizzati per indicare la somministrazione di farmaci a scopo antalgico tramite il posizionamento del catetere epidurale (o peridurale) da parte del Medico Anestesista. 


Assolutamente NO.I farmaci somministrati e la tecnica utilizzata agiscono sulla percezione del dolore e NON modifica la capacità di muoversi. La partoriente potrà assumere tutte le posizioni necessarie per lo svolgimento del travaglio e per il proprio comfort, oltre a poter camminare, andare in bagno, utilizzare i supporti a disposizione in sala travaglio...


Le donne che usufruiscono della partoanalgesia possono veder aumentata la durata totale del travaglio fino a due ore rispetto a chi affronta il parto senza analgesia.


Il posizionamento del catetere epidurale avviene dopo l'applicazione di anestesia locale ed è riferito dalle partorienti come da per niente doloroso a più che sopportabile .


La rimozione è indolore e avviene, generalmente, subito dopo il parto. In casi selezionati può essere lasciato in sede per 24-48 ore.


È un anestetico locale tipo quello che utilizza il dentista e che, usato a concentrazioni molto basse, interessa solo le fibre nervose che conducono il dolore. La durata d’azione è di circa 60-90 minuti ma può essere ripetuto.


 Non esiste un limite al numero di somministrazioni. La richiesta della partoriente, in assenza di controindicazioni ostetriche, ci guida nei rifornimenti successivi.


 Non dà alcun fastidio. Il catetere peridurale ha un diametro estremamente ridotto, è fatto di materiale morbido e non condiziona il posizionamento della partoriente.


 Non esiste un valore preciso. Il parere ostetrico e il sintomo dolore ci faranno da guida per scegliere la corretta tempistica.


Per accedere al percorso di partoanalgesia sono necessari l'esecuzione di un colloquio, l'acquisizione del consenso informato e la validità di alcuni esami ematici. Si rimanda a questa pagina per i percorsi dei vari presidi ospedalieri.


 Assolutamente no. Anzi il controllo del dolore e dello stress favoriscono una stabilità dei valori glicemici.


 No, però è importante che ci indichiate dosaggi e orari di somministrazione poiché ci sono delle regole e dei tempi da rispettare per eseguire la peridurale.


 Se i tempi richiesti per la nascita sono sufficienti, è possibile utilizzare lo stesso catetere epidurale anche per eseguire un taglio cesareo.


 In tutti questi casi è forndamentale il colloquio con l'anestesista per identificare le patologie o gli interventi che costituiscono una controindicazione alla partoanalgesia o all'anestesia normalmente utilizzata per taglio cesareo. E' importante portare con se tutta la documentazione (consulenze, referti, immagini...) relative a questi eventi così da poterla valutare e, se necessario, avere il tempo di eseguire altri accertamenti.


 No. Le pazienti affette da Scherosi Multipla possono usufruire del servizio di partoanalgesia. 


Il percorso Basso Rischio Ostetrico a gestione ostetrica, non prevede la presenza di personale medico e quindi l’utilizzo di farmaci. Qualora si sentisse il desiderio o la necessità di ricorrere alla partoanalgesia questo implica l’esclusione dal percorso BRO