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DAY SERVICI, FAST TRACK, RICOVERI NELLE STRUTTURE TERRITORIALI, DIMISSIONI ANCHE DI DOMENICA E UN PIANO DI EMERGENZA ECCO COME CAMBIANO I REPARTI DI AREA MEDICA

DAY SERVICI, FAST TRACK, RICOVERI NELLE STRUTTURE TERRITORIALI, DIMISSIONI ANCHE DI DOMENICA E UN PIANO DI EMERGENZA

ECCO COME CAMBIANO I REPARTI DI AREA MEDICA

 

Scritto da Daniela Ponticelli e Vania Vannucchi, giovedì 9 febbraio 2017

 

Prato - Sviluppo dei day service e del sistema fast track, dimissioni ospedaliere organizzate su sette giorni alla settimana e previste all'interno di un percorso di cura  territoriale, spazi ospedalieri che diventano flessibili e si riconvertono in relazione alle esigenze di ricovero, maggiore interrelazione tra servizi ospedalieri e territoriali, tra specialisti e medici di famiglia, anche al fine di evitare agli ammalati il ricorso al pronto soccorso.

Le linee programmatiche di come si comporteranno nel futuro le aree mediche dei tredici ospedali dell'Azienda USL Toscana centro le ha delineate stamattina a Prato, Giancarlo Landini il direttore del Dipartimento delle Specialistiche Mediche, alla presenza dei direttori generale e sanitario e di oltre duecento dei 568 medici che operano all'interno delle 70 unità operative che comprendono le discipline di angiologia, dermatologia, malattie infettive, allergologia, cardiologia, geriatria, gastroenterologia, malattie dell'apparato respiratorio, malattie metaboliche e diabetologia, medicina e chirurgia di accettazione e d'urgenza, medicina interna, nefrologia, neurologia e reumatologia. 

Era la prima volta dall'istituzione della nuova Azienda Sanitaria che tutti gli specialisti di area medica si riunivano per parlare dei loro pazienti e degli avanzamenti organizzativi operati in questo primo anno e degli sviluppi futuri.

Primo fra tutti è stato illustrato il dato  del Piano Nazionale Esiti che pone gli ospedali dell'Azienda USL Tc in ottima posizione per quanto riguarda tutte le discipline con delle punte di eccellenza, in alcuni specifici ambiti: tra questi spicca quello relativo proprio ai reparti medici, in media o sopra la media nazionale, dove risulta che i pazienti quando escono dagli ospedali sono stati ben curati.  

Landini ha evidenziato che occorre che i percorsi di cura, quando è necessario, soprattutto per coloro che soffrono di patologie croniche, proseguano anche dopo l'ospedale, per evitare ai pazienti i cosiddetti  "accessi ripetuti in pronto soccorso"e conseguenti reingressi in ospedale:  l'estensione dell'assistenza domiciliare infermieristica, unita  alle cure intermedie, sia a gestione specialistica che del medico di medicina generale, oltre ai ricoveri temporanei nelle residenze sanitarie assistite (Rsa) da ora in poi dovranno rappresentare una risposta pronta ed efficace per gli ammalati e le loro famiglie.

Si realizzerà inoltre una maggiore unificazione delle attività specialistiche ospedaliere, ambulatoriali e del privato accreditato convenzionato e i complessi sistemi di interfaccia con i medici di medicina generale si svilupperano ulteriormente: i day service e i fast track diventeranno sempre di più la risposta appropriata al bisogno clinico del paziente. Con i day service i pazienti potranno effettuare approfondimenti specialistici e indagini diagnostiche senza la necessità di ricoverarsi; possono essere attivati oltre che dagli specialisti anche dai pronto soccorsi e dai medici di famiglia per monitorare ancora meglio i pazienti affetti da cronicità.

Altre novità in arrivo riguardano i fast track: ora attivati per le malattie vascolari e cardiologiche, anche per il contenimento dei tempi di attesa, saranno estesi entro marzo per quelle reumatologiche ed entro il mese di aprile per le malattie respiratorie, con l’obiettivo entro l’estate dello sviluppo dell’ innovativo percorso a tutte le specialità mediche.  E' questo un sistema particolarmente avanzato, sia da un punto di vista organizzativo che informatico, con il quale a tutti i medici di famiglia è messo a disposizione un numero verde per prenotare anche entro 24 ore la visita urgente al proprio assistito.

"Siamo la prima Azienda in assoluto ad averlo realizzato -ha detto Landini - e ne siamo particolarmente orgogliosi perchè abbiamo introdotto un sistema che non ha più la modalità di prenotazione temporale ma di priorità sull'effettivo bisogno clinico e diagnostico del paziente".  

Nel 2016 sono stati 43.000 i ricoveri di area medica. I Presidi Ospedalieri lavorano in sinergia con un sistema a rete, i posti letto sono organizzati per intensità di cura, isetting dell’area medica lavoreranno sette giorni su sette, allineandosi così con i percorsi assistenziali del pronto Soccorso.

In ogni ospedale sarà inoltre previsto un Piano di emergenza pre-ordinato, che permetterà  la gestione dei pazienti in caso di iperafflusso in Pronto soccorso attraverso l’ incremento di personale medico e infermieristico e posti letto attivabili al momento della necessità.