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Adattamento domestico per l’autonomia delle persone disabili: il progetto ADA del Centro Regionale Accessibilità gestito dall’Ausl Tc, tra le “Good practices 2017” Coinvolte oltre 350 persone con disabilità e oltre cento operatori. A Lussemburgo venerdì

 

Scritto da Paola Baroni, mercoledì 19 settembre 2018

Firenze - Il progetto Ada (Adattamento Domestico per l’Autonomia personale) che nasce per migliorare l’accessibilità delle persone disabili nei propri ambienti di vita, è stato selezionato dall'International Design for All Foundation quale “Good practices 2017”. Alla cerimonia di premiazione che si terrà venerdì 21 settembre a Lussemburgo nell’ambito della conferenza “Design for All&EureWelcome”, sarà presente, Andrea Valdrè, il direttore del CRA, il Centro Regionale per l’Accessibilità gestito dalla Ausl Toscana Centro che si occupa di accessibilità, barriere architettoniche e procedure legate alla disabilità e all’accesso ai servizi. Insieme agli altri 12 progetti selezionati nella Categoria "Spaces, products and services already in use", il progetto è ora in lizza per l'”International Design for All Award 2018” che premierà le migliori "Good practices 2017". Secondo la giuria composta da esperti di fama internazionale, Ada che è promosso e finanziato dalla Regione Toscana, soddisfa i criteri di eccellenza posti alla base della selezione.

Un team composto da più figure professionali ha svolto attività di consulenza recandosi personalmente nelle abitazioni delle persone con disabilità. Al sopralluogo è seguita una consulenza tecnica per migliorare l’autonomia dell’abitare con interventi progettuali riguardanti gli spazi della casa, i suoi arredi, le attrezzature, gli impianti tecnologici e di automazione degli ambienti. Per questo il progetto può essere pensato come un “bene pubblico” che aspira a elevare il benessere sociale delle comunità grazie ai processi culturali che attiva e al suo contenuto sociale e formativo.

L’impatto che Ada ha avuto può essere compreso considerando le 362 persone disabili che hanno partecipato al progetto, le loro famiglie e gli oltre 100 operatori coinvolti tra medici, assistenti sociali, sociologi, architetti, riabilitatori, esperti di tecnologie assistive e domotiche e personale amministrativo di tre enti diversi: Regione Toscana, Università degli Studi di Firenze con il Dipartimento di Architettura e Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa con l’Istituto di Scienza e Tecnologie per l’Informazione.
Sia il disegno metodologico che gli strumenti operativi del progetto sono stati elaborati e progressivamente perfezionati dal Gruppo di ricerca attivato presso il “Florence Accessibily Lab” dell’Università di Firenze e composto da Junik Balisha, Beatrice Benesperi, Paolo Costa, Fabio Valli e dal responsabile scientifico, Antonio Laurìa.